Curiosità sul mondo animale

Ortotteri: esempi ed etimologia

 
María Luz Thomann
Di María Luz Thomann, Biologa ed ornitologa. 26 giugno 2024
Ortotteri: esempi ed etimologia

Gli ortotteri costituiscono un ordine diversificato di insetti che comprende cavallette, grilli e i loro parenti più stretti. Dai campi agricoli alle caverne sotterranee, gli ortotteri si trovano in un'ampia varietà di habitat e svolgono una serie di ruoli critici negli ecosistemi terrestri. In questo gruppo troveremo di tutto, dagli enigmatici grillitalpa alle famose cavallette verdi, tutti insetti che hanno una biologia e comportamenti unici che ne evidenziano l'importanza ecologica.

Oggi su AnimalPedia ti condurremo verso un viaggio alla scoperta degli ortotteri e le loro caratteristiche, esempi ed etimologia. Resta con noi!

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Sommario
  1. Cosa sono gli ortotteri?
  2. Caratteristiche degli ortotteri
  3. Parti degli ortotteri
  4. Alimentazione degli ortotteri
  5. Riproduzione degli ortotteri
  6. Esempi di ortotteri
  7. Importanza degli ortotteri

Cosa sono gli ortotteri?

Gli ortotteri sono un ordine di insetti che comprende cavallette, grilli, locuste e specie affini. Questo gruppo è caratterizzato da numerose peculiarità morfologiche e comportamentali che li distinguono all'interno del mondo degli insetti.

Possiedono il corpo diviso in tre parti principali: testa, torace e addome. La testa è dotata di antenne lunghe e sottili, occhi composti ben sviluppati e apparato boccale adatto alla masticazione. Il torace è diviso in tre segmenti, ciascuno con un paio di zampe, con le zampe posteriori particolarmente adatte al salto e notevolmente più lunghe e muscolose delle altre.

La maggior parte degli ortotteri possiede due paia di ali. Il primo paio, detto tegmina, è più spesso e resistente e serve da protezione per il secondo paio di ali, che sono più sottili e membranose e servono per volare.

Quest'ordine si distingue per la sua capacità di produrre suoni, un comportamento noto come stridulazione, particolarmente comune nei grilli e in alcune cavallette. Lo fanno sfregando parti del loro corpo, come le ali o le zampe, e spesso li usano per attirare i partner o difendere i territori.

Il ciclo di vita di questi insetti comprende generalmente tre fasi: uovo, ninfa e adulto. Le ninfe sembrano molto simili agli adulti, ma sono più piccole e mancano di ali completamente sviluppate. Man mano che crescono, subiscono diverse mute, avvicinandosi ogni volta di più alla forma adulta.

Rappresentano un gruppo estremamente diversificato con oltre 20.000 specie identificate in tutto il mondo presenti in un'ampia varietà di habitat, dalle foreste pluviali tropicali ai deserti e alle praterie. Alcune specie sono fonte di grandi danni alle colture per la loro capacità di formare sciami che le danneggiano, come nel caso delle locuste.

Caratteristiche degli ortotteri

Gli ortotteri presentano numerose caratteristiche distintive sia nella loro anatomia che nel loro comportamento. Di seguito ne elenchiamo alcune:

  • Corpi segmentati: oltre alla segmentazione di base in testa, torace e addome, gli ortotteri possiedono corpi che mostrano una chiara segmentazione nell'addome, con un massimo di undici segmenti visibili. Questa segmentazione è particolarmente importante durante la crescita e la muta.
  • Organi dell'udito: molti ortotteri, come i grilli e alcune cavallette, possiedono organi dell'udito, chiamati timpani, situati nelle zampe anteriori o nell'addome. Questi consentono loro di rilevare i suoni, compresi quelli prodotti da altri individui della loro specie.
  • Adattamenti delle ali: in alcune specie, le ali possono essere adattate per la produzione di suoni e non solo per volare. I grilli, ad esempio, possiedono ali modificate che fungono da strumento per produrre stridii. Puoi approfondire con quest'articolo sui "Tipi di grilli".
  • Comportamento territoriale e corteggiamento: molti di questi insetti sono territoriali e utilizzano segnali acustici per marcare e difendere i propri territori. I maschi, in particolare, li emettono per attirare le femmine e avvertire gli altri maschi della loro presenza. Inoltre, durante il corteggiamento, i maschi spesso eseguono esibizioni acustiche e talvolta visive per attirare le femmine. In alcune specie di grilli, l'intensità e la frequenza dei suoni possono influenzare la selezione del compagno da parte delle femmine.
  • Alimentazione: la maggior parte degli ortotteri sono animali erbivori che si nutrono di un'ampia varietà di piante. Alcuni, come qualche specie di locusta, possono cambiare le loro abitudini alimentari e consumare quasi tutta la vegetazione disponibile quando formano gli sciami.
  • Migrazione: le locuste sono famose per il loro comportamento migratorio, per il quale spesso formano sciami. In determinate condizioni ambientali, possono passare da un comportamento solitario a uno sociale, formando grandi sciami in grado di percorrere lunghe distanze e devastare i raccolti.
  • Criptismo e mimetizzazione: possiedono colori e motivi sul corpo che gli consentono di mimetizzarsi nel loro habitat, aiutandoli a evitare i predatori. Alcune specie possono anche cambiare colore in risposta ai cambiamenti nell'ambiente.
  • Comportamento notturno e diurno: alcune specie, come molti grilli, sono notturne e sono più attive di notte per evitare i predatori e sfruttare il clima più fresco. Altre, come molte cavallette, sono diurne e attive durante il giorno.
  • Interazioni sociali: sebbene molti ortotteri siano solitari, alcuni mostrano comportamenti sociali complessi. Ad esempio, le locuste, durante la loro fase di comportamento sociale, mostrano strette relazioni e coordinazione nei loro movimenti.
  • Resistenza alla siccità: un'altra caratteristica importante riguarda quelli che vivono in ambienti aridi, poiché possiedono adattamenti che consentono loro di conservare l'acqua e sopravvivere in condizioni di estrema siccità.
  • Resistenza alle tossine vegetali: hanno sviluppato la capacità di nutrirsi di piante che contengono composti chimici tossici per altri erbivori, grazie ad adattamenti del loro apparato digerente.

Parti degli ortotteri

Ora che abbiamo visto le caratteristiche degli ortotteri concentriamoci sulle loro parti. Questi insetti hanno una morfologia specifica che si adatta al loro stile di vita e al loro habitat. Le parti degli ortotteri sono:

Testa

La prima parte del corpo, la testa, è dotata di antenne generalmente lunghe e sottili che fungono da organi sensoriali multifunzionali. Sono in grado di rilevare vibrazioni, odori e cambiamenti nell'ambiente, il che è fondamentale per la ricerca del cibo e il rilevamento dei predatori.

Possiedono grandi occhi composti che forniscono loro una vista ampia e dettagliata. Inoltre, possiedono anche occhi semplici, chiamati ocelli, che rilevano i cambiamenti di luce e aiutano con l'orientamento e l'equilibrio.

L'apparato boccale è adatto alla masticazione e consente loro di consumare una grande varietà di materia vegetale. Quest'apparato include mascelle forti che possono schiacciare foglie e steli.

Torace

Il torace è diviso in tre segmenti: protorace, mesotorace e metatorace, ciascuno dei quali contiene un paio di zampe. Le zampe anteriori e centrali sono più corte e vengono utilizzate principalmente per camminare e maneggiare il cibo. Le zampe posteriori sono invece molto più lunghe e adattate per saltare.

Questi insetti possiedono due paia di ali. Il primo, noto come tegmina, è più spesso e fornisce protezione al secondo, più sottile e membranoso. Le ali posteriori sono generalmente utilizzate per volare.

Addome

Infine, l'addome è formato da segmenti visibili (fino a undici), che ospitano gli organi digestivi, escretori e riproduttivi. Ogni segmento possiede appendici specializzate, come i cerci all'estremità dell'addome, che sono particolari strutture sensoriali.

Nelle femmine questa parte termina con un ovopositore, che serve a depositare le uova nel terreno o nella materia vegetale. I maschi invece possiedono strutture specializzate per il trasferimento dello sperma.

Alimentazione degli ortotteri

L'alimentazione degli ortotteri varia ampiamente tra le diverse specie, sebbene la maggior parte di loro siano erbivori e si nutrano di diverse varietà di piante. La loro alimentazione principale comprende foglie, steli, fiori e semi di varie piante e utilizzano le loro forti mascelle per masticare la materia vegetale e consumare grandi quantità di cibo.

Alcuni ortotteri sono onnivori, come i grilli, e consumano sia materia vegetale che animale, inclusi insetti morti, piccoli invertebrati e carogne, nonché piante.

Possiedono strategie di alimentazione diverse e molti si nutrono da soli, cercando e consumando piante singole, soprattutto le specie che vivono in aree con abbondante vegetazione e bassa competizione per le risorse. Tuttavia, specie come le locuste possono mostrare comportamenti alimentari sociali quando formano sciami, ossia grandi gruppi di questi insetti che si spostano e mangiano vaste aree di vegetazione, causando devastazione ai raccolti.

Gli ortotteri possiedono sistemi digestivi adattati alla lavorazione della materia vegetale, con intestini contenenti microrganismi simbiotici che aiutano ad abbattere la cellulosa e altri componenti vegetali difficili da digerire.

Alcune specie, come la Schistocerca cancellata, sono note per essere importanti parassiti agricoli, in grado di consumare grandi quantità di raccolto in breve tempo e causare notevoli danni economici agli agricoltori. Tuttavia, altri ortotteri svolgono un ruolo nel controllo biologico delle piante infestanti, contribuendo a mantenere l'equilibrio ecologico in determinati habitat.

Riproduzione degli ortotteri

La riproduzione degli ortotteri varia leggermente tra le diverse specie, ma in generale segue uno schema simile. Comincia tutto con diverse varietà di comportamenti di corteggiamento per attirare i partner, con i maschi generalmente più attivi che utilizzano segnali acustici, visivi e chimici.

Molte specie, in particolare grilli e alcune cavallette, utilizzano dei suoni per attirare le femmine. Questi suoni vengono prodotti attraverso un processo chiamato stridulazione, in cui l'insetto sfrega alcune parti del suo corpo, come le ali o le zampe, per generarlo. Oltre ai segnali acustici, utilizzano anche segnali visivi e chimici durante il corteggiamento. I maschi possono fare esibizioni, come movimenti specifici delle ali o del corpo, e rilasciare feromoni per attirare le femmine.

Una volta che la femmina risponde al corteggiamento, avviene l'accoppiamento. In questa fase, il maschio trasferisce una capsula chiamata spermatoforo, contenente lo sperma, che si depositerà nel tratto riproduttivo della femmina, dove gli spermatozoi feconderanno le uova.

Dopo la fecondazione, la femmina depone le uova in un luogo idoneo che varia a seconda della specie. Molte le depongono nel terreno, grazie all'utilizzo di un organo specializzato chiamato ovopositore per scavare e posizionare le uova in un ambiente protetto. Altre specie le depongono nella materia vegetale, ossia all'interno di steli, foglie o cortecce di alberi. Ciò fornisce alle uova un ambiente ricco di sostanze nutritive e relativamente sicuro dai predatori.

Gli ortotteri subiscono un tipo di metamorfosi incompleta, che comprende tre fasi principali:

  • Uovo: una volta deposte, attraversano un periodo di incubazione che può variare nella durata a seconda della specie e delle condizioni ambientali.
  • Ninfa: una volta schiuse, i piccoli emergono come ninfe, che assomigliano agli adulti ma sono più piccole e mancano di ali completamente sviluppate.
  • Adulto: le ninfe attraversano diverse mute, in ognuna delle quali crescono e assumono sempre di più le sembianze adulte. Dopo diverse di esse, alla fine si sviluppano completamente, dotandosi di ali e organi riproduttivi funzionali a continuare il ciclo di vita.

Esempi di ortotteri

Gli ortotteri comprendono un'ampia varietà di insetti che vivono in diversi habitat in tutto il mondo. Di seguito elenchiamo le specie più comuni:

  • Cavallette (Acrididae): le cavallette appartengono alla famiglia degli Acrididi e si distinguono per i corpi robusti e le lunghe zampe posteriori adattate per saltare. Si trovano nelle praterie, nei campi e nelle zone agricole, dove si nutrono principalmente di erbe e altre piante erbacee.
  • Locuste (Locustidae): le locuste sono un tipo di cavallette che possono formare enormi sciami. Un esempio è la locusta del deserto (Schistocerca gregaria), nota per le sue migrazioni di massa e la sua capacità di devastare i raccolti nelle regioni dell’Africa, del Medio Oriente e dell’Asia.
  • Grillo domestico (Acheta domesticus): è noto per il suo caratteristico suono, che produce sfregando le ali anteriori, utilizzato dai maschi per attirare le femmine. Questi insetti sono onnivori e si nutrono di un'ampia varietà di materia vegetale e animale.
  • Grillo campestre (Gryllus campestris): è una specie diffusa in Europa e Asia dove vive in tane nel terreno e utilizza i suoni per attirare partner. La loro alimentazione comprende piante, piccoli insetti e materia organica.
  • Cavalletta verde (Tettigonia viridissima): è una specie dal colore verde brillante che si trova in Europa e in Asia. Possiede lunghe antenne e si nutre di foglie, fiori ma anche, occasionalmente, di altri insetti.
  • Panacanthus cuspidatus: questa specie vive in America centrale e meridionale e si distingue per le spine che ricoprono il suo corpo, utilizzate per spaventare i predatori. Si nutre di diverse varietà di piante e occasionalmente di insetti più piccoli.
  • Grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa): noto per la vita sotterranea, possiede zampe anteriori a forma di pala, che utilizza per scavare gallerie nel terreno. Vive in Europa e nelle regioni in cui è stato introdotto, come il Nord e il Sud America. Si nutre di radici, tuberi, piccoli insetti e materia organica in decomposizione. I loro suoni, prodotti anche sottoterra, servono ad attirare le femmine.
Ortotteri: esempi ed etimologia - Esempi di ortotteri

Importanza degli ortotteri

Gli ortotteri svolgono ruoli ecologici significativi e sono di fondamentale importanza in diversi ecosistemi. Molte specie sono erbivore nutrendosi di diverse varietà di materia vegetale e, sebbene a volte possano diventare parassiti dei raccolti, il loro consumo di vegetazione aiuta a controllare la crescita eccessiva delle piante e a mantenere l’equilibrio negli ecosistemi naturali.

Inoltre, essendo una fonte di cibo per diversi predatori, contribuiscono alla continuità degli ecosistemi. Uccelli, rettili, anfibi, mammiferi e altri insetti si nutrono di ortotteri, il che aiuta a mantenere le popolazioni di questi equilibrate all'interno delle comunità biologiche.

Sebbene non siano famosi per il loro ruolo nell'impollinazione come altri insetti, qualche specie di essi, come alcuni grilli della famiglia dei Grillacrididi, contribuiscono a questo processo spostandosi tra le piante in cerca di cibo.

I grilli delle caverne e altre specie di ortotteri che si nutrono di materia organica in decomposizione svolgono un ruolo importante nel riciclaggio dei nutrienti negli ecosistemi, aiutando a decomporre i resti vegetali e animali e contribuendo al ciclo degli elementi nutritivi nel suolo.

Inoltre, la presenza e l'abbondanza di alcune specie possono servire come indicatori della salute e della qualità dell'ambiente. I cambiamenti nelle popolazioni invece riflettono trasformazioni nell’habitat, nella disponibilità delle risorse e nella pressione ambientale, rendendoli strumenti utili per monitorare il benessere dell’ecosistema.

Infine, gli ortotteri hanno anche un valore culturale in molte società. In alcune culture i loro suoni vengono associati all’arrivo della primavera, mentre in altre, come in Cina, sono considerati simboli di fortuna e prosperità.

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Bibliografia
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